22/02/13

UN MESE DI AUTOSTOP IN CAMBOGIA: MEZZI DI TRASPORTO

Fare Autostop in Cambogia e'stata una delle esperienze piu meravigliose che hanno reso questo viaggio un viaggio d'avventura, una sfida occidentale contro lo stereotipato salire e scendere da autobus tradizionali pieni di turisti e occidentali.
Non mi interessa questo. Desidero incrociare il volto e le mani della gente, avvicinarmici il piu possibile e sapere di loro, come loro di me. Un intercambio di mondi.
E'stato un modo per poter vivere, parlare, osservare la gente locale durante le  giornate quotidiane. Vivere la vita di un lavoratore che trasporta ananas, piastrelle, cemento, gas ma anche quella di collaboratori del governo per il disinnesco di mine antiuomo (CMAC) e architetti importanti.
E'stato un modo per capire il paese, amarlo e portarlo per sempre nel cuore.
Alla domanda stupita del perche non prendessimo un taxi abbiamo sempre risposto di non avere soldi e di dirigerci verso la capitale o verso le principali citta per poter contattare la rispettiva ambasciata e far fronte a una fasulla perdita di documenti e carte di credito.
Lo scopo non era mentire se non vivere la quotidianita e il tentativo di scambiare opinioni, parole o anche solo sorrisi e sguardi. Il nostro volto e'universalmente un ottimo comunicatore.
Un paese che ha sofferto un genocidio di grandi dimensioni e una guerra civile, superati da soli  40 anni, mi lascia disarmata davanti a  tanta bellezza umana, semplicita' e desiderio di crescita, sorridere ancora e offrire la propria disponibilita'.

Qui espongo la lista  dei mezzzi di trasporto che hanno accolto Galder, Javier e me in questa meravigliosa avventura di sali e scendi fra i piu bizzarri mezzi di trasporto locali.

AUTOSTOP
PICK UP: 6 il piu delle volte nel bagagliaio
MINIVAN: 2
JEEP:6
AUTO: 2 fra cui una della Polizia locale
FURGONE: 3
CISTERNA: 3 di cui una sul tetto
TRATTORE: 4
TUK TUK: 3 di cui ad uno abbiamo offerto una cintura di cuoio ( Galder)
CARRO: 4
CAMION: 4
CAMION RIMORCHIO: 1
FISHING BOAT: 1 fu un invito fra amici


FRA I QUALI EMERGONO ALCUNI PICCOLI PAGAMENTI:

BICILETTA: 3
UN MINIVAN : contrattato per 1,50$ diviso 3 persone
LONGBOAT: contrattata a 6$ invece di 8$ in cambio di lavoro (carico\scarico di sigarette da un camion)
BARCA: 2 per 20$ andata e ritorno da Koh Rong
FISHING BOAT: 3 peril prezzo di 5$ ognuna
MOTO: 2 per 5$ ognuna
MOTO: 2 per 1$

Furgone

Ferry Boat

Camion

Pick Up

Pick up

Moto

mezzi rapidi

traversata a nuoto

Cisterna d'acqua

Minivan di filippine missionarie

Cisterna d'acqua

Pick up

Km a piedi con gli zaini in spalla

Noi 3 sul trattore

Pick up

Pick Up

Jeep dell'organizzazione nazionale CMAC ( http://www.cmac.gov.kh/ )

Tuk Tuk

Bicicletta

Carro\ trattore


Jeep

Bicicletta

Bicicletta

A piedi con gli zaini in spalla


trattore di lime
trattore

Furgone

carro

trattore

pick up



Giorno 91 - Cambogia, Avventura in autostop

I primi Km dalla frontiera col Laos
E' arrivato il momento di passare il confine. Sono due giorni in riardo e mi tocca pagare 20$ per i due giorni extra che ho passato in Laos rilassandomi a 4 thousand islands.  Mannaggia. Pensavo meno.
Vabbe, non importa il viaggio prosegue.
Continuo a viaggiare con Javi e un nuovo compagno di viaggio si introduce al cammino, Galder, un ragazzo di Bilbao incontrato sulla spiaggia di Don Det. Viva Spagna! Sempre con me. ahahahha. Armonia e sincronia dominano sorrisi e la gioia d'avventura.
La decisione e' presa. Percorrere la Cambogia a piedi e in autostop.
Verso Ban Lung
Me
Scendiamo dal bus che ci lascia al confine e sbrighiamo ognuno la burocrazia del visto. Timbri, dollari e le prime parole in lingua. "Ciao", "Grazie", "Arrivederci". Non mi ricordo gia piu.
I tentativi di dissuadenza dell'operatore del bus, che non si becca un dollaro da noi, sono abbastanza incisivi ma gli uomini sono convinti e la loro convinzione mi convince. Siamo in tre e nessun timore.
Lago di Yeak Loam
Ci incammianiamo  e alle spalle appare una cinesina che decide di aggreggarsi, Yaleen. Fantastico, il tocco cinese rendera i chilometri davvero divertenti.
Inizia il cammino vero e proprio. Il sole cuoce letteralmente la pelle. Sono le 11:30 del mattino e sulla strada non passa un'auto che sia una. Dal confine e' questa l'unica strada percorribile verso il successivo villaggio. Qualcuno passera. Camminiamo forse un paio di Km e si accostano due  furgoncini  che trasportano chili e chili di tamarindo. Ci dividiamo, due su uno e due sull'altro.
Noi, squadra ribelle
Il compromesso sono 3$ fino a Stung Treng, primo villaggio prima di arrivare a Banlung, meta finale di questo tratto di viaggio. Accettiamo. Trascorriamo alcuni chilometri e facciamo gia una pausa. Altro carico, polli e galline legati per le zampe, un bambino e una donna. Pronti e via. Con un ghigno stampato sulla faccia per il sentirci un tutt'uno col "tutto" ripartiamo con un calore assurdo assaporando tamarindo gentilmente offertoci.
Restare a piedi in autostop
Buchiamo naturalmente una gomma come immaginato. Come non bucare, mi chiedo! Il peso del carico ci schiaccia al suolo neanche fossimo su un Ferrari Turbo!
Nel frattempo ci passano i minivan di turisti che dopo due ore d'attesa hanno lasciato il confine. Il "Good luck" sventolato dal finestrino ci lascia dopo un paio d'ore circa a Stung Treng. Perfetto. Pausa al mercato locale e cambio soldi in banca.
In Cambogia come anticipato da altri viaggiatori circola confusamente moneta locale, il riel, e il dollaro americano. I resti delle compre saranno la somma tra una moneta e l'altra in un continuo barattare e contare. Il fascino del vero e proprio compravendi.
Pausa pranzo prima del deserto
A Stung Treng il viaggio continua fino araggiungere Banlung,regione del matanakiri. Passiamo 4 giorni fra visite al cratere vulcanico e giri per la zona con la nostra motoretta a marce.
Ci rimettiamo in viaggio con destino lontano la magica ed antica Siem Riep.
Un nuovo giorno tra sali e scendi fino ad arrivare alla traversata del  Mekong con un Ferry del  valore di 1000r (0,25 $) che non abbiamo pagato. Attraversando il fiume raggiungiamo un  piccolo villaggio dove i cittadini ci consigliano assolutamente un bus per il giorno seguente.
Veniteci a recuperare
Sono ormai le 14 o 15 del pomeriggio e la strada in costruzione attraversa per circa 120 chilometri la foresta. Deserto. Ci lanciamo verso l'avventura che prosegue per qualche metro a piedi quando ci caricano su un furoncino un gruppo di missioniarie  filippine. Ci trasportano per 20 km fino alla prima ed unica biforcazione prima del deserto. Qualcuno passa sempre e altrimenti ci adatteremo a quello che accadra', la notte, la cena..forse...quello che sia. Siamo noi tre e mi sento sicura di proseguire come non mai.
Il pensiero positivo sempre accompagna dove desideri andare.
In cima ad una cisterna d'acqua
Iniziamo a prenderci in giro ed a proporre nuovi desideri per i successivi passaggi: "Io desidero stare in piedi a un camion, proprio come  loro", "Io desidero un trattore" , "Io .....arriva una cisterna d'acqua!" che sara il nostro primo vero e proprio parco d'attrazioni.
Seduti e sdraiati sul tetto di una cisterna con l'allegria che ci anima come non mai ci lanciamo al gioco dell'infanzia per eccellenza: sono stati attivati i getti d'acqua per calmare la polvere della strada in piena costruzione. Inizia il divertimento. Docciandoci, ridendo e scattando servizi fotografici salutiamo i camion di lavoratori che ci sorpassano osservandoci con stupore e uno sguardo che limpidamente ci da per pazzi fulminati. Ahahahah.
Ci han lasciato qui
Mangiando polvere
Il giro in giostra termina e di nuovo siamo parcheggiati sulla terra rossa con gli zaini in spalla. Non sono molti metri quando fermiamo un pick up che ci carica nel bagagliaio per 2 ore di pazzia pura mangiando polvere  e con sguardo di sconcerto misto " siamo dei pazzi, ma ci piace!".
Dovremmo essere salvi..forse non troppo sani!
Capelli ribelli
Arriviamo alla strada afaltata di Tbaeng Meanchey completamente ricoperti di terra. Sento un peso al petto, non so se psicologicamente mi sento intossicata o se lo sono per davvero. La cremagliera dello zaino sbuffa terra all'aprirla, i capelli sono totalemente induriti e i vestiti han cambiato colore. Ci scriviamo addosso e sulla jeep, in spagnolo,ovviamente : "Guarros, a lavarse" ( Svoncioni, a lavarsi!). Sono le 18 circa e cala la notte. Ma non demordiamo. L'obiettivo e' un altro. Raggiungere Kampong Thum per poter l'indomani metterci sulla strada principale verso Siem Riep.
Sempre dopo diversi tentativi di dissuadenza da parte del benzinaio, questa volta, percorriamo forse un chilometro quando si ferma un pick up e ci carica e ci porta dritti a destinazione. Tramonto in pole position con aria fra i capelli e soddisfazione della sensazione del compimento di una grande tappa.
Sprigioniamo energia dal Cuore
Il meglio del divertimento ha coronato un giorno unico per il resto della vita.
Passiamo una notte in uno dei peggiori alloggi incontrati fino ad ora in questo mio viaggio. Mi conformo. Meno male ho con me un sacco letto. Senza ombra di dubbio lo uso. Dividiamo la stanza in tre, uniamo i letti. Mi sento protetta da un feeling unico con i ragazzi. Compagni di viaggio a tutti gli effetti  siamo complici di ogni momento vissuto e d'ogni avventura.
Un regalo per il piccolo!
In citta ci divertiamo in una discussione animata con una tipetta in minatura scherzando sul fidanzarsi prima con Javie  poi con Galder. Sane risate. Il mattino ci prepara una colazione al mercato dove offre in regalo la nuova maglietta sportiva del Vespacafe ( il locale di famiglia ) a un bimbo che e' rimasto impalato ad osservare ogni parola indecifrabile e ogni movimento occidentale che ci definisce. Sorriso e foto.
Sul trattore
Camminiamo per circa un chilometro quando mannaggia ci rendiamo conto di essere giusto verso la direzione opposta. ahahaha. Prendiamo un  trattore questa volta e riattraversiamo la cittadina che si spancia dalle risate al nostro passare. Moto, auto, furgoni e biciclette non possono che non dedicarci un sorriso se non una vera e propria risata divertita. Per noi e' lo stesso quando poi ci accorgiamo che da dentro le auto ci scattano foto con i cellulari.
Fuori citta siamo di nuovo in strada e percorriamo sotto un sole allucinante almeno un paio di chilometri. Visualizziamo un camion per questa tratta, please!
CMAC, ci accompagna con la Jeep
Secondo trattore che solo ci porta per un 20 m quando direttamente da una jeep ci chiedono se vogliamo un passaggio. Sono persone di un'associazione importante che collabora col governo per il disinnesco di mine in Cambogia. Si chiama CMAC, Cambodian Mine Action Center, che con il racconto della storia di Cambogia e Tailandia ci fa passare un paio d'ore di chiacchiere interessanti che termina con un cambio di business card per eventuali necessita e/o volontariato.
Non si sa mai nella vita. L'idea di volontariato mi piace e ci penso da un po.
Siem Riep ci accoglie in pieno giorno con l'emozione di un ritrovo con la societa' occidentale. Fa sempre piacere un po di musica, una birra e luci colorate per le strade. Turismo. Una delle maggiori fonti per lo stato.

Tempio in Angkor
Bambini venditori di libri


Angkor Wat
Birra Angkor
Trascorriamo  4 giorni tra le vie del paese e ad Angkor Wat che ci affascina incredibilmente.
Affittiamo una mountain bike per 3$ la giornata intera e un ingresso di 20$  con foto sul cartellino. Credo il miglior modo per visitare il luogo. Percorriamo 50 km circa attorno al big loop e visitando 6 dei principali templi tra cui Ta Prohm dove e' stato girato il famoso film Tomb Rider e Angkor Wat, la piu grande costruzione religiosa al mondo. La sacralita' del luogo trasuda storia e cultura, immensita' e grandezza del genio umano.La misticita'di questo luogo regala silenzi che con piacere si ascoltano.


Vi auguro un viaggio meraviglioso per la Vita!