30/05/13

GIORNO 191 - Dire Giappone è dire "ci sono !"

Aeroporto di Narita, Tokio.
Narita Airport: Tokio, Giappone.
Stai scherzando? Tutto avrei pensato meno che atterrare in Giappone.
Enorme. Vagabondando per di quà  e per di là una buona ora cerco di capire come raggiungere la città. Disegnini strani  come messaggi pubblicitari mi si scontrano addosso. Nuvoletta bianca con punto interrogativo e faccia da cartone animato giapponese. Eh, già. Giappone. Hiragana, Katakana e Kanji sono i tre alfabeti vigenti. Nulla a che vedere con i nostri meravigliosi 26 caratteri romani.
Serata matta in compagnia di AMICI
Ho imparato a pensare una cosa alla volta. Risolvo anche come trovare il modo di pagare un biglietto per il centro ad una biglietteria che tutto sembra tranne che una biglietteria. I famosi modelli europei di come possano essere le cose piano piano prende coscienza di quante innumerevoli opzioni esistano per ogni concetto e situazione.
Il tempo vola e in questi giorni ho compiuto il mio settimo mese di viaggio.
Sono stata ad Hong kong, Shangai e Pechino attraversando la China. Ho incontrato amici , persone deliziose e complesse allo stesso tempo. Sono penetrata nelle loro vite, intrufolata in un quotidiano che non mi appartiene. Mi sono sentita spettatrice di un film straniero. Una comparsa speciale in 3D.
Ma quale sarebbe il mio quotidiano? Percorro chilometri dentro una me stessa che si stupisce ogni giorno, dentro una me stessa che sta scoprendo il mondo. Sono in divenire.
Mi meraviglio e resto in uno stato di shock, come dire, perepetuo attraversando luoghi, assaporando nuove cucine e fondendo il cervello in tentativi di comprensione dei miei interlocutori.
In Cina il linguaggio del corpo, se non parli cinese, risulta fondamentale, ma anche essere coscienti che un gesto può non essere compreso rimette in gioco stereotipi e modelli di comunicazione.
Come gia vi accennavo.

Sento lo stomaco stringersi in un qualcosa che pare essere felicità in un cocktail di stranezza, desiderio, malinconia, piacere, solitudine e indipendenza.
Mi sento forte e con il mondo, mi sento orgogliosa, mi sento come non mai.
Shinjioku, Tokio
Rimettere in gioco se stessi, affrontare le difficoltà di relazione con persone che ti guardano e non possono risponderti -Wakarimasen! Non capisco! Nemmeno io! ahahaha.- è una meravigliosa sensazione che ti fa sentire presente ma, allo stesso tempo, fa sentire le tue radici, la tua casa, la tua identità e da dove ha attinto per essere come è.
E una sorta di presenza assenza dal tuo mondo in un altro.

Atterrata a Tokio. Resto esterrefatta dalla meraviglia di una città come solo Tokio puo essere.
Senso di marcia opposto.
Inizio a pensare che siamo noi ad andare in senso opposto, comunque.
Lance Lot, complice di avventure matte per Tokio.
Le insegne luminose ed il formicolio di persone la identificano come capitale, ma ciò che la distingue è quell'ordine nell' amministrazione di strade e il rispetto rigoroso delle persone verso le regole. Nessun pedone passa al semaforo rosso, quà e là si incontrano personaggini con mascherine antismog o antibatteri, gruppi di donzelle raggruppate all' angolo indossando pittoreschi abiti, e soprattutto truccate estremamente come piccole bambole reali stile manga giapponese. Stupore. È realtà.
Manga ovunque
Mangio dei biscotti sulla metropolitana e mi accorgo di essere osservata. Mi appoggio con la spalla al palo scrivendo una nota sul telefono e mi accorgo di notare disciplina. Nessuno mangia e nessuno si appoggia. Educazione e rigore, presenza e compostezza. Nessuno fuma per strada a meno non si abbia un portacenere portatile. Al contrario nei locali invece si che è permesso. Al momento non so cosa abbia più senso.

Tokio mi meraviglia per la sua rete sotteranea di metropolitane, linee speciali, treni, negozi, ristoranti, vita. Si cela una città sotto la città al punto da poter perdersi senza problemi. Per Tokio Station ho avuto la necessità di una cartina. Incredibile. Il mio pensiero in questi momenti ritorna a mia madre immaginandola con me al mio fianco chiedendomi dove e come. Lei che sempre confida nel mio girovagare abile, qui mi metterei a ridere e le direi: "Non ho idea!Ahahha". Ma si che la accompagno dove vorrebbe in men che non si dica. Mi concentro di più. Mamma, eccoci.


Arte giapponese
Tokio è un momento di follia e diversione quando incontro Lance Lot, viaggiatore nato, amico dalle Filippine e pazzia allo stato puro. Ed è complicità come due vecchi amici di scuola. Risparmio i dettagli. Siete troppi la fuori per svelare le confidenze e i segreti che ci siamo raccontati. 
Viaggiare è anche questo: ritrovarti con le dinamiche esplorative delle persone che incontri sul cammino. 
Arte culinaria!!!
Tokio, il meglio!
A distanza di due mesi, col potere della tecnologia e dei Social Media, passiamo un paio di giorni insieme nella capitale  fra amici  giapponesi e nuovi incontri. Conosco Eric che passa con noi la serata fra clubs e la Tokio notturna. Decidiamo per una cena di arrivederci e ci incontriamo al mio scendere dalla torre piu alta di Tokio: Sky Tree. Come avrete notato amo le torri. ahahah. 
È una cena a base di sushi e la sua abilità esperta a condividere ogni  assaggio. Bacchette e salsa di soia. Mi affascina la sua sicurezza di uomo e la disinvoltura composta nel parlarmi. 
A cena con Eric
Sky Tree, Tokio.
Dire " Goodbye!" è sempre difficile quando non vorresti. 
Una piacevole serata prima del mio ritorno allo Sheraton e incontrare il mio carissimo compagno di appartamento, amico e uomo di business tedesco dall' aspetto firmato giapponese: Kimio. 
Un regalo di questi sette mesi di viaggio. Una coccola. Il momento perfetto e il luogo perfetto. 
Un amico.
Tokyo vista dagli occhi di uno Sheraton. Che mai si puo volere di piu? Nulla.  
E sono  conversazioni sul futuro, sul lavoro, su nuovi orizzonti. Mi sento trasportata in Europa e nella società dalla quale vengo. Con calma ascolto e decido di non farmi cogliere da ansietà e stress.








Colazione meritata allo Sheraton

È difficile perché il pensiero di dover fare, creare e produrre rinasce in noi con la velocità con la quale le erbacce nel giardino crescono in estate dopo la pioggia. Non importa. 











La mia parte più profonda di me sente il desidierio di una realizzazione anche lavorativa. E sono in un percorso di scoperta non solo del mondo se non, come dicevo, di scoperta dentro me stessa. Ascolto.
Kimio e me cenando insieme dopo 7 mesi.
Rimettersi in gioco, rinascere, ricreare. Serve costanza, fatica, energia. Viaggiare è il modo migliore per ricominciare con se stessi, espandersi, affrontare con energia il nuovo giorno e una vita diversa.

Tokio è assolutamente fuori budget, ma sapevo di prendere il rischio e mettere sul tavolo da gioco un malloppo di banconote. Ahhaha. Me la gioco. 
Decido che invece di passare dal Giappone, mi ci fermo proprio.
Il Giapponese mi affascina e mi incuriosisce tanto da  trovare una sistemazione a Occhii, nella provincia di Shizuoka insegnando inglese ai bambini ed esplorando nuovi metodi di cominucazione. 
Una soluzione per tutto. Il visto scade ad Agosto e qui lo scorrere dei giorni in compagnia di Miyuki ed amici mi rende serena e tranquilla.
La mia Casa Giapponese in Occhii.
Miyuki é la prorpietaria di questa piccola scuola dove ogni giorno affrontiamo mirati gruppi di studenti dai 2 anni, il più piccolo, ai 14 e con qualche adulto dopo il lavoro.



È meraviglioso scoprire quanto i bambini possano insegnarci a comunicare.


Lockland ed io nell'aula di scuola.
La potenza e l'energia che richiedono per catturarli è esattamente la stessa che serve per catturare il proprio interlocutore ad un discorso pubblico e l'intensità che è neceessaria impiegare è quell'intensità che dovremmo impiegare in ogni nostra comunicazione. 
Importanti considerazioni e importante esplorazione di una dimensione dimenticata: quella del fantastico mondo dei bambini.


Insegnando inglese
Nei miei prossimi post vi racconterò come i miei studenti rispondono alle miei metodologie, idee e racconti di me in giro per il mondo. Agli occhi di un giapponese tutto risulta molto più  amplificato. Mi sento bene.


Nonostante tutto sento la mancanza di casa, del mio letto, dei miei affetti e di una birra in compagnia di una chicchiera sincera, di un pianto di gioia condiviso e l'abbraccio di chi sa chi sei e cosa senti.
Rifletto, penso..sento.
Paese di Kakegawa. 
Vi sento.








Concludo questo post un pò come fosse una lettera perché a voi è indirizzato. 
A presto cari amici,
dal Giappone non è ancora tutto.

Il mio mio raggio di sole, nonostante qui la stagione delle pioggie ha avuto inizio da un paio di giorni.
Il giorno dell'acqua (.. 水 ..) in giapponese è il Mercoledì.
Mentre quello del sole (.. 日..) è la Domenica.

Alle prese col giapponese!




















08/05/13

giorno 169 - PARLI CINESE?

Inizia un´altra fantastica tappa di viaggio nel viaggio.
Nuovo metodo, diverse citta nella scaletta d´esplorzione e societa avanzate.

Aeroporto di Hong Kong!
Atterro a Hong Kong, una citta che da sempre ho solo immaginato, pronunciato senza avere la minima idea di come fosse.


Ed eccola davanti ai miei occhi gigante, maestosa, pulita e con un flusso ben ordinato di passi svelti impettiti in abiti da meeting. Trasuda serieta, importanza e affari. Business. Anche se poi la night life si dipinge in cravatte slacciate e camicie fuoriposto. Donne impeccabili e cocktail costosi. Un punto nell´Asia che riflette la societa´ occidentale nonostante i meravigliosi volti orientali  siano in netta maggioranza.


Hong kong island
Guida a sinistra, segno della colonizzazione inglese e autentici negozi cinesi dove i venditori mi parlano a gesti.
Il fatto che anche i gesti hanno differente significato rispetto ai nostri comuni e scontati gesti del corpo, delle mani mi fa pensare a quanto distante sono.
Che ridere scoprire che anche la gestualita cambia e che non e´universale come crediamo.
Fantastico ritrovarsi stupiti di non essere il centro del mondo, di non essere gli inventori di un linguaggio corporale universale.

Resto affascinata dalla vista della torre dell` "International Finance Center", la quarta torre commerciale piu alta del mondo con i suoi 490 m.


4 posto!
International commerce center
Ci salgo, ovvio. E Hong Kong e` un`altra meta raggiunta. E`qui che inizio la mia nuova avventura con "Couchsurfing" web page.
Per chi non lo sapesse Couchsurfing e´una sorta di intercambio culturale, sociale o come si voglia definirlo in cui attraverso un profilo si e´ospiti o ospitanti.
L´esperienza inizia con un ragazzo del Bangladesh, Alam che ha vissuto in Spagna un tempo e che sta portando a termine un dottorato di ricerca in medicina biomedica. Un progetto in svilluppo davvero interessante per persone paraplegiche. Una sorta di Wifi connection tra cervello e arti. Davvero interessante e curioso progetto in realizzazione che aprira` nuovi e grandi possibilita nel campo della riabilitazione.
Ecco che scopro che Pisa e´uno dei centri piu rinomati al mondo. Guarda un po. Casa.

Il mio secondo Couchsurfer: Ryan 
Il mio secondo Couchsurfer a Hong Kong e`Ryan, un DJ fantastico col quale passo 5 giorni incredibili in una sintonia perfetta fra momenti condivisi e momenti in solitudine esplorativa delle vie della citta ma sopratutto degli uffici delle varie immigrazioni.


La Cina mi aspetta rapidamente e il biglietto da Pechino per Tokio e`comprato per una data direi abbastanza vicina.
Le faccende si complicano e il visto per la Cina risulta piu complicato del previsto.
Viaggiare implica sapere cosa significhi dinamicita`. Questo ci vuole. Rapidita`di pensiero e azione.
Il mio passaporto e` leggermente spelucchiato e mi viene rifiutato: resto incredula. Un paio di espressioni colorate in italiano, tanto nessuno mi comprende. Come se qualcuno parlasse a me in cinese!

Ambasciata italiana e richiesta di passaporto d`urgenza. Ci impieghera`due giorni ad arrivare anche se io nel frattempo, dato che il tempo veramente stringe sempre di piu`, richiedo attraverso una agenzia CTS un Business Visa. I cinesi dovrebbero lasciarsi affascinare da un nuovo presunto personaggio che entra nel paese per business. A volte conoscere il punto di vista altrui facilita gli accessi ai nostri obiettivi.
Nuovo passaporto non piu necessario, Cina pronta per essere attraversata.

IL VISTO E´ PRONTO! VIA LIBERA! Sono la numero 1! ahahah

Un treno notturno mi regala momenti di silenzi in una cabina con due cinesi che non spiaccicano una parola di inglese: ottimo. Necessito tranquillita, leggere e ascoltare la mia musica che poco a poco mi scarico sul cellulare. Dopo diverse peripezie anche il cellulare riprende a funzionare bene. Quel che si dica dei cinesi, ma sono maestri e lavoratori produttivi.

Mike ci lascia sole al negozio d'arte
Arrivo a Shanghai  e il mio terzo Couchsurfer, Mike,
mi accoglie nel pomeriggio tardo per una cena con un`altra italiana anche lei ospite.
In verita succede che poi l`appartamento che si suppone sia per noi e` occupato da uno zio e veniamo scaricate in un negozio d´arte al freddo e senza bagno per l`intera notte. Ci sarebbe da piangere ma essere in due ci permette di riderci sopra e fare quattro chiacchiere italiane.
Risulta che abbiamo un`amica in comune, Marta di Lecco e che incontrero`il giorno dopo. Incredibile davvero! Il mondo a volte e´cosi piccolo che la sua grandezza sta solo nella parola "Mondo".
In realta`esserci nei luoghi cosi impossibile non e´. Ce ne si rende conto solo passandoci per il mondo.
Ma insomma Shanghai mi appare gigante e maestosa ma non mi affascina cosi tanto. Forse il breve tempo che trascorro non mi permette calarmi nel ritmo e nell`anima della citta`.
Per questo mi piace restare qualche giorno nei luoghi e non correre a destra e a sinistra.
Nonostante tutto Yuyuan Garden e´il mio primo avvicinamento alla cultura cinese e Tianzifang mi affascina con la sua miriade di piccoli locali di prelibatezze. Sono ore in compagnia di Valeria che mastica qualche parola di cinese e ci dedichiamo al puro vagabondaggio.
Meno male mi trovo con Valeria

Shanghai - Pechino : Air China
Volo a Pechino dove fino all`ultimo non so bene dove alloggero`e se proseguiro`con l`esperienza del Couchsurfing. Nessuo mi risponde e cosi sono fino all´ultimo in attesa.
Ricevo la risposta di Wolfgang quando gia sono in un ostello e connessa al wifi. Ottimo tempismo.
La legge dell`attrazione permette che tutti fluisca Ad Hoc.

In tema Internet la Cina, come si sa, ha qualche restrizione sulla comunicazione di massa e sulla manipolazione dell´informazione.
Youtube e Facebook non sono accessibili se non si e´armati di un programma VPNinja.
Riesco ad ogni modo ad aprire la mia pagina di couchsurfing che e´connessa a quella di Facebook. Seri dubbi mi avevano leggermente preoccupato.

Wolfgang c´e´e mi risponde con una conferma e il caso vuole che sono pure molto vicina al suo appartamento. Mi viene a prendere in bici e insieme fra chiacchiere arriviamo a casa. Una meravigliosa chicca al 17imo piano in un edificio dalle sembianze alberghiere. Portiere 24/24 , 4 ascensori e profumo di pulito. Apprezzabile dopo 5 mesi  di viaggio.
Il divano mi accoglie per 5 notti ed io mi rilasso finalmente dopo svariati spostamenti e stress legati alla questione visto.

Wolfang mi accompagna per la citta, mi mostra le principali location e punti di interesse.
Usciamo a cena con amici e mi sento rilassata. Parlo anche dell´italiano con un fantastico romano, Livio e un mantovano, Pietro. Ogni tanto fa piacere conversare nella propria lingua; ti senti a casa in qualche modo, e´ sentire l´appartenenza al tuo paese.

Wolfang e´ molto riflessivo, aperto alla conversazione e mi offre la sua intera fiducia. Parte per le vacanze e mi lascia restare nel suo appartamento ed usare il suo computer. Resto basita da tanta fiducia, mi piace e forse e´semplicemente feeling. E´un modo anche di diffondere fiducia, positivita´e amore per gli altri. Un esercizio, una missione.
Meraviglia del Mondo: Great Wall of China
Ha detto una cosa Wolf che condivido pienamente: " difficile che leggo il profilo di qualcuno, mi basta guardare le fotografie!". E mi sento contenta.
Sono sola a casa e mi lancio alla scoperta della mia seconda meraviglia del  mondo moderno.
E io c' ero!
La prima e´ senza dubbio il Colosseo che ho a casa!!!
Partenza alle sette del mattino con un bus e una scarpinata verso Mutianyu,, una delle parti accessibili ai visitatori fra i piu di 6000 km la creano la "Muraglia Cinese".
Mi assaporo questo spettacolo della creazione umana percorrendo circa 3 km fra le montagne e i visitatori sul percorso. E´la stagione perfetta. Una passeggiata sulla meraviglia delle meraviglie. Direi soddisfacente meta che restera impressa per la sua imponenza.
Dettagli urbani

Mi sembra tutto un meraviglioso sogno dal quale non voglio piu svegliarmi. Ogni giorno sono incredula, incontro nuove persone e vivo scenari unici. Sono io che cammino e i miei passi proseguono in un andare che  esplora e che si emoziona. E´tutto inaspettato e tutto pazzesco. La sensazione che ho e´di forza e potenza.
Mi sento padrona di me stessa piu che mai, mi sento il capitano del mondo..mi sento una vela colma di vento che spinge verso nuovi orizzonti  la mia propria imbarcazione...


Forse piu che una vela..sono un paio di ali di un boing che mi fa atterrare nell´affascinante Tokyo, dove in questi giorni sta per iniziare la mia esplorazione verso la cultura giapponese.

-Ma l'ho fatta veramente io questa foto??? ahahahha!!!-

Oggi compro un libro di grammatica giapponese.

Buon inizio.












03/05/13

giorno 164 - ORE INESORABILI NEL PROFONDO DI NOI STESSE

Panglao Island a Bohol
Bohol mi regala scenari paradisiaci e giorni di pace e tranquillita.

Panglao Island
Raggiungo spiagge meravigliose dove mi abbandono al magico incanto di distese e colori, che sono pace nell'anima e regalo offerto dal cielo e dal mare insieme, in una energica immagine catturata per sempre nella memoria.

Solitudine e sensazione di grandezza mi invadono in un cocktail straniero che mi disseta piu di ogni altra cosa al mondo.
Semplicita e meraviglia.


E' ora di prendere la barca verso Cebu, di nuovo. Laura sente l'istinto di unirsi al mio tragitto verso Boracay, tanto attesa e menzionata da tempo.
Laura e' una perfetta compagna di viaggio. Insieme organizziamo e viviamo il momento con la totale sincronia e complicita di due amiche che si conoscono da sempre.

"Life is great!"
UN VIAGGIO CHE CI REGALA POCO A POCO CONVERSAZIONI PERSONALI ED INTIME, SOGNI E DESIDERI, AVVENTURE E GRANDI ORIZZONTI.

Il viaggio e' un vero viaggio. Lungo. Un paio di barche per un totale di circa 18 ore di navigazione e un bus locale per ulteriori 7 ore abbondanti.



Un viaggio nel viaggio dove la pazienza e' elemento necessario per sopravvivere allo stress delle ore che scorrono con la sensazione di non arrivare mai. Le fermate sul bus sono a od ogni picchio di moneta dei passeggeri. Il sali e scendi al volo di passeggeri con sacchi, sacchetti, ceste, borse e borsoni animano le dinamiche di un paranoico infinito lungo (e qualche aggettivo in più) tragitto che attraversa l'isola di Panay da sud a nord.
Arriviamo al porto e ci attende la fine di un viaggio e l'inizio di una grande messinscena: "tax fee" per l'isola di Boracay.

( non esistono piu foto della meravigliosa Boracay, impressa nella memoria. La tecnologia mi ha fatto il peggior scherzo!)

Come da brave ed ormai esperte viaggiatrici "on the road" troviamo  non so come la capacita di non pagare la tassa d'ingresso all'isola.
"Lavoro alla stazione 1 (zona rinomata di Boracay) e sono gia due volte che entro ed esco dall'isola e che pago la tassa. Non importa la pago un'altra volta ma se fosse possibile.." via libero alle giovani avventuriere. Non abbiamo ancora visto l'isola ma gia ne facciamo parte da mesi. Buon inizio. ahaha.
A volte mi stupisco di mi stessa....ahahaha.....viaggiando si imparano un sacco di tecniche, ma la regola fondamentale e' ascoltare chiunque, anche i tassiti che a tutti i costi ti vendono la tratta esclusiva al miglior prezzo. Tutte fesserie. Ma fra mille parole e tentativi di vendita anche i piu piccoli dettagli possono tornare utili, sempre. Ed eccoli che tornano utili con nomi di luoghi, persone e un gran sorriso sincero. C'e' chi direbbe : "All'italiana".

Boracay e' dietro l'angolo e all'arrivo ci mettiamo alla ricerca della sistemazione.
Stazione 3: la piu economica e la piu autentica. Tranquillita nel mezzo della bolgia. Ormai siamo talmente in armonia che la sistemazione trova noi.
Anita e' una filippina che sta bevendo un drink seduta a quello che sara poi il nostro punto di riferimento della nostra intera settimana li.
Anche a Cuyo esiste Vita!
Ci offre una sistemazione a noi che passeggiando con gli zaini e  ormai esauste dal viaggio decidiamo di accettare la stanza in casa di Mercy. Una giovine con due bambini e una casetta umile ma perfetta per le nostre esigenze.
Boracay e' l'isola dell'amore, come abbiamo voluto definirla.
Passeggiamo per le strade e siamo ogni tre per due ammirate, salutate e invitate a mangiare riso e pesce fresco per colazione. Direi assolutamente una coccola per lo spirito e, perche no, anche per l'ego.
I "Red  Pirates" sono un gruppo di meravigliosi ragazzi che si prendono cura di uno dei piu antichi locali sulla spiaggia dell' intera l'isola.
Passiamo con loro momenti fra chitarre, cibo e relax. Il tempo non esiste ma i giorni scorrono e l'ultima tappa ci attende. Tra dubbi, rimandi e richiesta di svariate informazioni arriviamo al momento di ripassare per la seconda volta con gli zaini in spalla: direzione Palawan, EL Nido.

Cuyo Island, minuscolo punto di terra 



Inizia l'avventura delle avventure: un viaggio in barca di ben 41 ore e una fermata in uno dei piu piccoli puntini di terra che si trovano alla distanza di  un giorno da Palawan.

Le ore scorrono e in mille modi cerchiamo di ingannare il tempo. la nostra sorpresa davanti alle ore di nave che ci aspettano le definirei più che uno shock! Assolutamente inaspettato.
La seconda notte di nave Laura mi suggerisce un'infrazione verso la cabina di pilotaggio e da li, al buio, spiare le stelle e la prua fluttuando sul mare oscuro. Sono racconti, confidenze, amori perduti, sogni in arrivo e nuove mete per la Vita.

Remoti scenari a Palawan


Palawan, meraviglia delle meraviglie ci raccoglie fra i sui bacini d'acqua cristallina e scenari da incanto. Spiagge bianche, colori azzardati, tramonti, delfini e grotte nascoste.




Esploriamo scenari paradisiaci accompagnate da Manuel, un simpatico personaggio filippino che ci offre Il tour A e C di Palawan alla scoperta di spiaggie nascoste, grotte e lagune cristalline.
Jump Paradise!


Laura ed io in paradiso
Pranziamo pesce fresco catturato al momento, frutta e verdura fresca parcheggiati in piccoli lembi di sabbia stile borotalco e forme di vita apparentemente inesistenti..ahahah...

Giunge il giorno in cui anche questa tappa termina per iniziarne una successiva.
Cadono un paio di lacrime, che secondo la consueta abitudine di Laura in merito al bere acqua per purificare il corpo mi esce spontaneamente un: "sara' che mi sto affogando in me stessa con tutta l'acqua che mi hai fatto bere!!!"

Assaporo l'ultimo pomeriggio sola fra le vie di El Nido fra l'ultimo bagno e mezz'ora di internet point.
E' ora del successivo biglietto aereo: Pechino - Tokio.
Il viaggio si azzarda sempre di più e mi risulta inaspettato, nuovo e resto sola, in ascolto di me stessa aprendomi nuove possibilita e nuova Vita.

A Manila mi aspetta l´ultima notte prima del mio volo per Hong Kong.

JA e Me
Felipe II, re di Spagna!
Qui sara´il ritrovo con Allan e JA, due meravigliosi ragazzi che ho incontrato in quella terra che ho nominato la "Citta di Dio" a Batad, nel nord delle filippine.
Felicissima di condividere con loro la mia esperienza nella capitale esploro i migliori punti della citta fra piccoli negozi, monumenti ed bibite rinfrescanti.
Per di piu scopro che il nome delle isole FIlippine deriva dalla colonizzazione spagnola di Felipe Segundo, re di Spagna che le nomino´come le Sue isole, da qui appunto :FILIPPINE!
Incredibile la mia connessione con la Spagna.Ahhaha.


Se non fosse stato per la loro amicizia vivere Manila avrebbe avuto tutto un altro aspetto nella memoria.
JA, me e Allan a Manila !!!