E' ormai circa un mese che sono in questa terra, forse non ho specificato mai che i post sono sempre con circa 15 giorni dopo gli avvenimenti, in questo caso ormai anche gia quasi un mese, appunto.
L'atterraggio all'aeroporto di Manila e' di mattina presto e dopo tutte le dicerie della capitale caotica filippina decido di andare direttamente verso il nord e scampare al traffico. Troppo tradi, l'imbottigliamento nella tratta aeroporto-stazione dei bus mi intrappola circa un'ora. Vai di tassametro.
Panagbenga |
Panagbenga |
"Fully Booked every where!", minimo comune denominatore fra le miriadi di conversazioni fra gli albergatori della cittadella. Evento dell'anno, festa nazionale che termina il giorno successivo con una meravigliosa Parade di carri di fiori freschi e personaggi televisivi di livello nazionale. Guarda un po.
Mi sento d'ogni modo stressata dalla serata passata e dalle miriadi di persone che formicolano per la citta tanto che decido di prendere il bus verso le prime ore del pomeriggio direzione San Fernando la Union: localita surfista dove mi incontro con Shai un israeliano scampato ad un virus allucinante sull'isola di Koh rong, in Cambogia.
San Fernado la Union |
San Jose |
Passano cinque giorni di meritato relax viviendo la differente cultura e l'impatto col mio sogno.
Seconda lingua ufficiale , l'inglese, americanismi per le strade distribuiti fra abbigliamento "cool" adolescenziale e catene fast food assolutamente western. Il tutto intrecciato fra i colori delle strade che rendono incredibilmente vivo e differente l'Oriente rispetto all'Occidente e i prezzi comunque bassi e il calore tropicale. Le filippine mi sorprendono per i mezzi di trasporto che invadono totalmente le principali arterie con Jeepney dai mille colori. Cosa sono? Una sorta di jeep allungate appunto dipinte e personalizzate con disegni e frasi che diffondono meravifliosdamente messaggi cattolici, d'amore e condivisione sociale.
Jeepney |
In effetti e' curioso pensare come in ogni paese la religione sia il motore di ogni giorno e quanto influenzi la vita di ogni persona sulla terra. Sapore d'Oriente Cristiano. Differente.
Tricyle |
Sumaging Cave, https://www.youtube.com/watch?v=E3Em5Ghofj0 , la mia piu grande avventura dentro la terra fra corsi d'acqua , cascate e corridoi rocciosi.
E' adrenalina controllata con uno sguardo attento su piedi, rocce scivolosissime e con le orecchie tese ad ascoltare le parole in iglese della guida che conduce me con altri paio di ragazzi incontrati sul cammino.
Non sono in formissima ma decido di muovermi comunque verso Banaue per raggiungere l'incanto di uno fra i miei piu magici luoghi: Batad e le sue Rice Terraces.
Giocando con la macchina foto |
Bimbi sul cammino giocano con la macchina foto |
BATAD: city of God |
Si forma una buona compagnia con la quale condividere la scarpinata su per le risaie e giu per le cascate.
Due giorni di distensione mentale dove semplicemente resto in ascolto dell'aria e guardando il verde in crescendo verso la nuova stagione dalla piantagione alla raccolta, ciuffi perfettamente piantati alla stessa distanza l'uno dall'altro alle 5 del mattino di ogni giorno, irrigazione, cura, amore.
Il riso ha un altro sapore che condivido con Lance Lot, un ragazzo francese che vive in Australia da un anno e con piu di due anni di viaggio per tutto il mondo. Un personaggio col quale condivido confidenze e storie divertenti di vita come fosse il migliore amico di sempre. A volte le distanze avvicinano, come dicevo in uno dei miei primi post.
L'avventura del nord e' affetta da un legero stress mentale ed emotivo, una sorta di crisi del quarto mese. ahhaaha. Il viaggio si incastra in alcuni punti come il ragiungimento dal magico mondo verso Hundred Islands.
Hundred islands national park |
Sul Bus intrattengo il pubblico |
Rovie e io sulla barca verso 100 islands |
Il ritorno a scuola! |
Adoro le scuole. Dato di fatto, Non riesco a trovare la opporunita di fare del volontariato e cosi cerco momenti ed azioni mirate a single persone che incontro sul mio cammino.
La famiglia filippina :) |
Esplorando la cittadella di Rovie |
Attendo la mezzanotte in un internet point passando il tempo e sopportando il vociare incallito di teenagers ai videogiochi online ognuno con un volume al massimo e grida di sconfitta e vittoria contro mostri cibernetici. Il bus di sole 5 ore mi lascia alle 5 del mattino a Manila che mi assale fino alle 2 del pomeriggio fra filippini che rispndone sempre "si"ad ogni tua domanda forse divertendosi a dare informazioni sbagliate pur di cercare di aiutarti.
Sul jeepney |
Necessito comunicarmi con Amici e con Casa.
Prendo il volo. In tutti i sensi. Cebu Island mi aspetta per la seconda parte del viaggio. Sara meno problematico in quanto a spostamenti e il mare fara' il suo compito di incantarmi con i suoi colori e le sue palme. Realizzo che per le FIlippine due mesi non bastano!
Cebu Pacific Airlines |