20/11/13

Giorno 364 - Angeli sul cammino

Pronta per partire
E la casa che per quattro lunghi mesi mi ha ospitato diventa un ricordo.
Sapevo che prima o poi quel giorno sarebbe arrivato e quel giorno mi ha saettato a Kyoto con uno dei treni più veloci al mondo: lo Shinkansen.
Treno Shinkansen 
In questo viaggio i soldi non sono mai stati molti e ho sempre vissuto con quello che ho potuto e comprato l'indispensabile. E a volte ho ricevuto dei regali. Come il biglietto del treno e alcune cene meravigliose nei migliori ristoranti. Ho incontrato delle persone meravigliose che mi hanno fatto sentire parte di un qualcosa, di un unione.
Il meglio della cucina giapponese

Tutto è racchiuso nella perla magica dell'Amore. Questo è quello che ogni giorno confermo sul cammino. Ogni singolo dettaglio basta desiderarlo e sentirlo. Amarlo.
La cucina è Arte
Sono accadute delle magie in questo percorso e ho compreso che la fiducia diventa l'arma letale della paura per ogni situazione. Ho offerto e ricevuto emozioni. Ho ricevuto Amici. Dimostrazioni di affetto.
A volte mi sono sentita disarmata davanti alla pura spontaneità di questo ricevere.
Non c'è nulla di più appagante di donare e ricevere.
Il Giappone. Il Giappone sei tu Yuriko, piccola donnina, con il nostro istruttore di Outdoors Activities.
Il Giappone sono stati i miei bambini con Miyuki e John.
Il Giappone é diventato anche Hiro che mi ha ospitato nella meravigliosa città dai mille templi.
Già. Sono giunta qui. Mi sono rimessa in cammino.
Che sensazione attraversare la strada di nuovo con lo zaino in spalla. Un arrivo che non termina mai. Mi innamoro totalmente di questo patrimonio dell'umanità, città che mi ha regalato una fra le ultime immagini del Giappone. Fra le più autentiche ed appropriate, oserei dire.
Ho esplorato SanjuSanGendo, templio dalle 1001 staute di Kannon per proteggere l'Umanità dalla sofferenza, costruzione interamente in legno con i suoi 120 m di lunghezza risulta la più grande del Giappone per le sue caratteristiche.
Il tempio di Oro
Ticket office anche per Kiyomizu Temple (il tempio dell'acqua pura) altro patrimonio dell'UNESCO che affre 3 diversi flussi di acqua per trar vantaggio in amore, longevità e conoscenza. Mai bere da tutti e tre. Risulterebbe poco discreto e alquanto avaro. Educazione, come insegna la cultura.
Ed è momento anche per Ginkaguji Temple (tempio d'argento) e RokuonJi Temple (tempio di Oro).
Ogni angolo di questa città è un patrimonio culturale degno di rispetto e sacralità. Storia. Non ho parole per descrivere ciò che provo. Pedalo lungo il fiume Kamo che attraversa la città da nord a sud. Affitto una bicicletta e ascolto cosa dice l'aria fresca sulla faccia. Tutto, ma in un silenzio che profuma come forse i famosi Cherry Blossom (alberi di ciliegio) che a Marzo fioriscono questo paese a primavera.
Il tempio d'argento
Trascorro sei giorni esplorando basita tutto ciò che mi circonda. L'arte delle confezioni dei prodotti più rinomati, i profumi, i kimoni che passeggiano per le piccole vie del centro. E le geisha. Mi echeggia attorno quell'atmosfera di segretezza, magia, Oriente. Sono in Giappone. A volte me lo ridico perché tuttavia stento a credermelo. Mi sembra di appartenere ad un sogno infinito. La vita è un sogno. Ma che meraviglia.
Alla ricerca del fiume sperduto
Incontro Hiro, appunto. Il mio Couchsurfing è un ragazzo eccezionale di 24 anni che mi ospita nel suo mini appartamento. Passiamo cinque lunghi giorni esplorando fiumi, natura e unici angoli di cucina tipica. Pratico qualche parola giapponese e sento che Hiro sarebbe stato un insegnante perfetto se solo avessi condiviso qualche momento in più. Ma la missione è stata un'altra. Ci sarà altro momento. Forse.
Hiro mi ispira per la sua sensibilità. Una notte restiamo a parlare ore ed ore sulla cultura giapponese e il suo desiderio di evaderne. Sono la sua seconda CS e il suo mondo si spalanca alle radici occidentali. Il Giappone, come si sa, é un paese dal quale nulla esce e nulla entra. Fondamentalmente una cultura protetta e difficile da penetrare. Gli stessi giapponesi non si espongono troppo al nuovo e , un po per timidezza un po per timore, non camminano controvento.
Hiro piange per l'emozione e tocchiamo temi di profonda umanità e come si suol dire, affari personali.
Mi spiega quanto sia diverso sentire in inglese e sentire in giapponese. Due lingue, due culture e due diversi sentimenti. "Sono un Hiro diviso in due". Impressionante quanto la cultura alla quale appartieni influenzi la nostra vita e il nostro modo di esporci. Comprovato.

(Amo questo mondo, e non un altro)
Ciak.
Ciak.
Lo sento come un fratello, compagno d'avventure, amico. Giochiamo fra esplorazioni, foto rubate per strada, registrazioni video e lezioni notturne sui nuovi orizzonti cibernetici.
Hiro vende dentifricio sbiancante su internet. Non lavora. Come può non ispirarmi un tipo così?
È momento di proseguire in direzione Osaka. Ci si arriva col treno, forse mezz'ora. Non me lo aspettavo.
Hiro mi accompagna. Si sente la malinconia nell'aria che ci separa fra uno scatto che rubo a lui e uno scatto che ruba a me. Ciak.Ciak. Arrivederci Hiro.
Incontro Shiro, che significa Bianco.
Shiro e me a cena
Io proseguo e l'Universo mi porge gentilmente anime pure. Shiro ha una storia incredibile e il nostro contatto attraverso Couchsurfing è datato circa Marzo 2013 al momento in cui forse potevo pensare di raggiungere il Giappone come no.
Finalmente ci incontriamo dopo i miei cambi di piani lungo il percorso. Mi aspetta alla fermata del metro con la spesa in mano e un berretto in testa. L'autunno è in arrivo. È ora di volare. Il bagaglio non è equipaggiato per stagioni fredde e nemmeno fresche.
Sul tram
Shiro. Mi prepara una meravigliosa cena giapponese mentre ci raccontiamo di viaggi e qualche parola su chi siamo e da dove veniamo. Non sento nessuna timidezza e mi accomodo in questo piccolo ed accogliente appartamento al 23 piano con un panorama sul castello di Osaka.
Trascorro due notti sul divano e
Osaka

Vita quotidiana
Giovani ad Osaka
Osaka
Shiro dorme con il temporale posto anche se fuori la notte è serena e stellata. Bella sensazione. Dolby Sorround. Sono avvolta dalla pioggia e restare a letto ricarica per le pressime tappe. Shiro è sensibile e mi racconta la sua esperienza passata attraverso 6 lunghi anni di schizofrenia. La Vita ci sorprende dal niente. Può trasformarci ma possiamo sempre vincere. In ogni caso.
Tutto dipende dagli occhiali che indossiamo.

E vado in aeroporto dove mi aspetta un biglietto falso di uscita dalle Filippine.
Controlli e attese al desk. "Un momento signorina".
Ho un appuntamento importante al quale non posso mancare nelle Filippine. Imminente.

E l'aereo parte, io pure.

Dal Terrazzo di Shiro: il castello di Osaka