03/05/13

giorno 164 - ORE INESORABILI NEL PROFONDO DI NOI STESSE

Panglao Island a Bohol
Bohol mi regala scenari paradisiaci e giorni di pace e tranquillita.

Panglao Island
Raggiungo spiagge meravigliose dove mi abbandono al magico incanto di distese e colori, che sono pace nell'anima e regalo offerto dal cielo e dal mare insieme, in una energica immagine catturata per sempre nella memoria.

Solitudine e sensazione di grandezza mi invadono in un cocktail straniero che mi disseta piu di ogni altra cosa al mondo.
Semplicita e meraviglia.


E' ora di prendere la barca verso Cebu, di nuovo. Laura sente l'istinto di unirsi al mio tragitto verso Boracay, tanto attesa e menzionata da tempo.
Laura e' una perfetta compagna di viaggio. Insieme organizziamo e viviamo il momento con la totale sincronia e complicita di due amiche che si conoscono da sempre.

"Life is great!"
UN VIAGGIO CHE CI REGALA POCO A POCO CONVERSAZIONI PERSONALI ED INTIME, SOGNI E DESIDERI, AVVENTURE E GRANDI ORIZZONTI.

Il viaggio e' un vero viaggio. Lungo. Un paio di barche per un totale di circa 18 ore di navigazione e un bus locale per ulteriori 7 ore abbondanti.



Un viaggio nel viaggio dove la pazienza e' elemento necessario per sopravvivere allo stress delle ore che scorrono con la sensazione di non arrivare mai. Le fermate sul bus sono a od ogni picchio di moneta dei passeggeri. Il sali e scendi al volo di passeggeri con sacchi, sacchetti, ceste, borse e borsoni animano le dinamiche di un paranoico infinito lungo (e qualche aggettivo in più) tragitto che attraversa l'isola di Panay da sud a nord.
Arriviamo al porto e ci attende la fine di un viaggio e l'inizio di una grande messinscena: "tax fee" per l'isola di Boracay.

( non esistono piu foto della meravigliosa Boracay, impressa nella memoria. La tecnologia mi ha fatto il peggior scherzo!)

Come da brave ed ormai esperte viaggiatrici "on the road" troviamo  non so come la capacita di non pagare la tassa d'ingresso all'isola.
"Lavoro alla stazione 1 (zona rinomata di Boracay) e sono gia due volte che entro ed esco dall'isola e che pago la tassa. Non importa la pago un'altra volta ma se fosse possibile.." via libero alle giovani avventuriere. Non abbiamo ancora visto l'isola ma gia ne facciamo parte da mesi. Buon inizio. ahaha.
A volte mi stupisco di mi stessa....ahahaha.....viaggiando si imparano un sacco di tecniche, ma la regola fondamentale e' ascoltare chiunque, anche i tassiti che a tutti i costi ti vendono la tratta esclusiva al miglior prezzo. Tutte fesserie. Ma fra mille parole e tentativi di vendita anche i piu piccoli dettagli possono tornare utili, sempre. Ed eccoli che tornano utili con nomi di luoghi, persone e un gran sorriso sincero. C'e' chi direbbe : "All'italiana".

Boracay e' dietro l'angolo e all'arrivo ci mettiamo alla ricerca della sistemazione.
Stazione 3: la piu economica e la piu autentica. Tranquillita nel mezzo della bolgia. Ormai siamo talmente in armonia che la sistemazione trova noi.
Anita e' una filippina che sta bevendo un drink seduta a quello che sara poi il nostro punto di riferimento della nostra intera settimana li.
Anche a Cuyo esiste Vita!
Ci offre una sistemazione a noi che passeggiando con gli zaini e  ormai esauste dal viaggio decidiamo di accettare la stanza in casa di Mercy. Una giovine con due bambini e una casetta umile ma perfetta per le nostre esigenze.
Boracay e' l'isola dell'amore, come abbiamo voluto definirla.
Passeggiamo per le strade e siamo ogni tre per due ammirate, salutate e invitate a mangiare riso e pesce fresco per colazione. Direi assolutamente una coccola per lo spirito e, perche no, anche per l'ego.
I "Red  Pirates" sono un gruppo di meravigliosi ragazzi che si prendono cura di uno dei piu antichi locali sulla spiaggia dell' intera l'isola.
Passiamo con loro momenti fra chitarre, cibo e relax. Il tempo non esiste ma i giorni scorrono e l'ultima tappa ci attende. Tra dubbi, rimandi e richiesta di svariate informazioni arriviamo al momento di ripassare per la seconda volta con gli zaini in spalla: direzione Palawan, EL Nido.

Cuyo Island, minuscolo punto di terra 



Inizia l'avventura delle avventure: un viaggio in barca di ben 41 ore e una fermata in uno dei piu piccoli puntini di terra che si trovano alla distanza di  un giorno da Palawan.

Le ore scorrono e in mille modi cerchiamo di ingannare il tempo. la nostra sorpresa davanti alle ore di nave che ci aspettano le definirei più che uno shock! Assolutamente inaspettato.
La seconda notte di nave Laura mi suggerisce un'infrazione verso la cabina di pilotaggio e da li, al buio, spiare le stelle e la prua fluttuando sul mare oscuro. Sono racconti, confidenze, amori perduti, sogni in arrivo e nuove mete per la Vita.

Remoti scenari a Palawan


Palawan, meraviglia delle meraviglie ci raccoglie fra i sui bacini d'acqua cristallina e scenari da incanto. Spiagge bianche, colori azzardati, tramonti, delfini e grotte nascoste.




Esploriamo scenari paradisiaci accompagnate da Manuel, un simpatico personaggio filippino che ci offre Il tour A e C di Palawan alla scoperta di spiaggie nascoste, grotte e lagune cristalline.
Jump Paradise!


Laura ed io in paradiso
Pranziamo pesce fresco catturato al momento, frutta e verdura fresca parcheggiati in piccoli lembi di sabbia stile borotalco e forme di vita apparentemente inesistenti..ahahah...

Giunge il giorno in cui anche questa tappa termina per iniziarne una successiva.
Cadono un paio di lacrime, che secondo la consueta abitudine di Laura in merito al bere acqua per purificare il corpo mi esce spontaneamente un: "sara' che mi sto affogando in me stessa con tutta l'acqua che mi hai fatto bere!!!"

Assaporo l'ultimo pomeriggio sola fra le vie di El Nido fra l'ultimo bagno e mezz'ora di internet point.
E' ora del successivo biglietto aereo: Pechino - Tokio.
Il viaggio si azzarda sempre di più e mi risulta inaspettato, nuovo e resto sola, in ascolto di me stessa aprendomi nuove possibilita e nuova Vita.

A Manila mi aspetta l´ultima notte prima del mio volo per Hong Kong.

JA e Me
Felipe II, re di Spagna!
Qui sara´il ritrovo con Allan e JA, due meravigliosi ragazzi che ho incontrato in quella terra che ho nominato la "Citta di Dio" a Batad, nel nord delle filippine.
Felicissima di condividere con loro la mia esperienza nella capitale esploro i migliori punti della citta fra piccoli negozi, monumenti ed bibite rinfrescanti.
Per di piu scopro che il nome delle isole FIlippine deriva dalla colonizzazione spagnola di Felipe Segundo, re di Spagna che le nomino´come le Sue isole, da qui appunto :FILIPPINE!
Incredibile la mia connessione con la Spagna.Ahhaha.


Se non fosse stato per la loro amicizia vivere Manila avrebbe avuto tutto un altro aspetto nella memoria.
JA, me e Allan a Manila !!!












Nessun commento: