18/01/13

GIORNO 58 - IL RAPIMENTO DI LUANG PRABANG

Luang Prabang mi rapisce una settimana per recuperarmi dal trauma delle 27 ore di viaggio in bus passando la frontiera dal Vietnam. Un viaggio in cui il mio sonno e' stato messo a prova di livello di vigilanza dei miei tesori di viaggio : carte di credito, telefono smart e passaporto. Sul sleeping Bus per ben tre volte uno dei controllori ha cercato di spostarmi lo zainetto dalle mie grinfie verso i posti sul fondo. Le intenzioni non erano chiarissime. 
Dopo aver superato le montagne del nord, percorso centinaia di  chilometri a un ritmo di 40 KM\h raggiungo la citta' centro-settentrionle dell'ormai tanto atteso Laos.

Fiume Mekong
Luang Prabang
La citta' e' una delle perle del paese che dal 1995 e' entrata nella lista dei patrimoni dell'umanita' dell'UNESCO per i suoi templi, cascate di Kuang Si, le strutture coloniali francesi, l'antichita' della trentina di templi che circonda la cittadina e il suo attingere al fiume piu lungo e   importante dell'Indocina, il Mekong. Il fascino di questo fiume mi conquista fin dal primo momento. Sento il sapore dell'Asia, della terra straniera, della cultura differente, di una natura che abbonda e la sua imponenza.

Cascata di Kuang si 
Luang Prabang e' un brulicare di persone proveniente da ogni parte del mondo, sopratutto francesi, che si espande per il mercato notturno che anima con i colori dei tessuti, dei vestiti e degli orpelli la via principale della citta'.
Incrocio il mio viaggio con un gruppo di francesi viaggiando a un ritmo e stile leggermente diverso dal mio ma counque simpatici e con i quali trascorro alcuni momenti e un viaggio verso la successiva meta.

Cascata di Kuang Si 
Le cascate sono un meraviglioso spettacolo allo sguardo, il colore turchese di KUANG SI mi stupisce totalemente.
La natura e' un magico maestro di capolavori surreali.
Luang Prabang mi incuriosisce sempre di piu.

Il pranzo di Natale e' un pic nic a base di formaggio, frutta, polpette e vino tagliati al monento su un asse di legno e assisiti da una coppia Lao. Lui e' il primo Lao un po' ciccio che incontro in piu' di un mese di viaggio.
Natale sul Mekong

Affitto un bici per avere un'isea piu' ampia e precisa e passo il Natale psseggiando dall'altra parte della riva con ragazze francesi e una coppia di australiani incontrati sulla longboat. La realta' da questa parte e' molto piu' autentica e meno turistica, i villaggi sono spogli, casette in bambu e i bambini sono scalzi per le strade sterrate.
(5,000 Kip - 0,50 Euro).
Andrea e' un ragazzo di Milano che ho contattato tramite mail prima di partire quando con affanno cercavo di sistemare la questione della Vietnam Visa all'ultimo momento. Il suo contatto l'ho trovato in un forum della Lonely Planet. Dopo diversi contatti lungo il mio viaggiare incontro Lui e la moglie di etnia hmong che da ormai 7 anni vivono insieme e hanno costruito una meravigliosa casa appena fuori paese, a 3 minuti di tuk tuk, dove poco a poco e' iniziato un progetto tutto italiano sfornando pizza i venerdi sera per i forang (stranieri in Lao) residenti in citta'.
Un incontro interessante per rendersi conto che la vita possiamo scegliere di cambiarla in ogni istante senza paure e senza limiti mentali. In 4 giorni la decisione fu presa. Mollato lavoro, fidanzata italiana e organizzato il matrimonio. Nuova Vita.
Passo il Venerdi sera invitata nella sua meravigliosa casa dove mi gusto un sapore tutto italiano: pizza preparata con forno a legna. Ban Nasamphanh, street 3 in fondo alla strada si scopre questo paradiso d'Amore al quale simpaticamente abbiamo posto il nome di "Pizza Secret". Orgoglio italiano. Sempre.
Diego e Leonardo sono i suoi due figli che a volte mi parlano in lao, in italiano e in inlgese.
Se si osserva sul cammino si trovano esempi di coraggio, differenti possibilita' e la semplicita' dell'Amore che crea incroci culturali e tanta ammirazione da parte mia.

E' ora di impacchettare di nuovo lo zaino e procedere verso sud ma prima faccio un salto in pasticceria per un biscotto gigante. Un "grazie" diverso alla giovane donna con 6 figli che mi ha preparato per diverse mattina shake di banana e Oreo al cioccolato. Lei non c'e' ma la piccola figlia mi offre in cambio un casco di minibanane per il viaggio. I bambini hanno un senso pratico e gentile quasi adulto. Il gesto piu tenero che potessi ricevere. Sorridere e' la comunicazione piu' efficace. Ci si intende sempre.
Van Vieng e' il prossimo destino. Trascorro 7 ore in bus che ormai mi sembrano una passeggiata. Strade curve e un ritmo lento. Laos.

1 commento:

MammaLucia ha detto...

E'come se stessi leggendo un meraviglioso libro di avventure...Non mi voglio perdere nemmeno una virgola...curiosa delle tue descrizioni ma sopratutto delle sensazioni ed emozioni che quella terra cosi rigogliosa di natura di incontri e di sorrisi ti sta donando!!!Felice di sapere del trascorrere il tuo Natale in semplice condivisione con quello che c'e'senza cercare comprare organizzare telefonare cucinare...impacchettare infiocchettare...gustando e vivedo la vera semplicita'...mi trasmetti gioia e abbandono al piacere del presente che vivi e sai darmi con il tuo messaggio che comprendo arriva diretto dal tuo cuore con Amore...quanto sono con te!!!Quanto ti sento quanto mi aiuti...ringrazio Dio per non farci mancare nulla...ringrazio Dio!!!Amore mio...un abbraccio lento...lento che tu sai e conosci meglio di me!!!Sei il mio orgoglio piu'GRANDE!MammaLucia .